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"Grande è la forza di richiamo che risiede nei luoghi." (da Cicero)

Il monumento alla ferrovia

La ferrovia della Val Gardena fu costruita nel giro di soli cinque mesi, fra il 1915 e il 1916, per garantire i rifornimenti ai soldati impegnati al fronte. Collegava Plan De Gralba con Chiusa, in Val d’Isarco, e serviva anche per trasportare i prodotti di legno intagliato esportati in tutto il mondo. La storia di questa ferrovia terminò con l’ultima corsa del treno il 29 maggio del ‘60. Nei 44 anni in cui restò in funzione, la linea disponeva di sei locomotive, l’ultima delle quali nel 1973 fu trasformata in monumento.  

 

 

 

La funivia dell’Alpe di Siusi

Le due cabine di legno riuscivano a trasportare a monte da 15 a 16 passeggeri in sei minuti, e quell’impianto - cui presto seguirono altre sciovie dirette all’Alpe di Siusi sui pendii di Ronc e Vidalonch - gettò le basi del turismo invernale moderno. Nel 1968 la funivia fu potenziata una prima volta, e nel 1999 sostituita dalla cabinovia attuale, in grado di trasportare da Ortisei all’Alpe di Siusi 2200 sciatori all’ora. 

 

 

La seggiovia di San Giacomo

Per due decenni, si poté raggiungere San Giacomo con un impianto a fune, che dall’attuale “Stua Zirm” a Ortisei portava al prato sotto la fattoria di San Giacomo. La seggiovia, comprata usata e qui ricostruita da Robert Höglinger (gestore dell’Hotel Regina), fu inaugurata nel luglio del 1948. Più tardi fu trasformata in cabinovia, e nel 1960 ceduta a Hansi Peristi di Banch. Infine, l’impianto fu chiuso e smantellato nel 1970. Dal 1960 al 1969, a San Giacomo, più precisamente da Pertan al ristorante Somont, rimase in funzione una piccola sciovia. 

 

Antica Osteria Ianesc (più tardi Osteria Traube)

L’antica osteria Ianesc (Vedl Janesc, attualmente sede del negozio Margherita) risale al Cinquecento. Qui, nel 1679, i maestri di scultura barocchi vennero alle mani in un litigio memorabile con gli “snizler”, scultori dilettanti o improvvisati che rischiavano di gettare fango sul buon nome della categoria in Val Gardena. Nell’Ottocento l’osteria cambiò proprietario tre volte, finché Kristian Schmalzl, nel 1888, la comprò sostituendola con un edificio nuovo. L’osteria Traube restò di proprietà della famiglia, ma dal 1907 fu data in gestione a terzi.

Pensione Villa Hohenwart

Nel 1906, il commerciante Giuliani Mahlknecht si fece costruire su un terreno della fattoria Sneton, di proprietà dei genitori, una villa in stile liberty di quattro piani, oggi considerata una testimonianza autentica dell’architettura fin de siècle della Val Gardena. Pochi anni dopo la sua costruzione, la pensione Villa Hohenwart fu ampliata, ma lo scoppio della prima guerra mondiale pose fine bruscamente alla crescita dell’attività. L’edificio fu sequestrato per ospitarvi i soldati al fronte, e dopo la guerra i danni subiti dalla struttura indussero Mahlknecht a venderla.

Marienheim (attuale Hotel Maria)

Nel 1872/73, il produttore e grossista di sculture lignee Franz Schmalzl de Ianesc si fece costruire in zona Sant’Antonio una villa residenziale con annesso laboratorio, ma già pochi decenni dopo il Marienheim era già diventato il terzo albergo più grande i Ortisei, con tanto di piscina e una sala da pranzo estesa a un intero piano dell’edificio.

Hotel Dolomiti Madonna

Nel 1898, il pittore di sculture lignee Christian Delago costruì la propria casa sotto l’istituto d’arte, realizzandovi anche un caffè da gestire insieme alla moglie Josefina Schmalzl, che nel 1906 fu trasformato nell’albergo Dolomiti Madonna. Delago trasferì in questo complesso anche il suo laboratorio di pittura, sicché i clienti dell’albergo, oltre alle 25 camere, al giardino e alla veranda, potevano godersi anche uno studio di pittura. Nel 1908 in quest’albergo nacque il primo sci club della Valle, denominato “Dolomiti Ladinia”, cui nel 1927 fece seguito l’hockey club Gardena.

Ustaria di Baga (attuale Hotel Gardena Grödnerhof)

L’Ustaria di Baga, l’attuale albergo Gardena, rispecchia bene lo sviluppo che la Val Gardena ha conosciuto nell’ultimo secolo di storia. Nel 1911, lo scultore Ferdinand Perathoner (dl Baga) si fece costruire una villa con annesso laboratorio su un terreno della fattoria Vidalonch, ma già due anni dopo vi aprì anche un caffè per villeggianti aristocratici. All’inizio degli anni Venti, la famiglia Demetz-Bernardi acquistò l’edificio, e poco dopo anche quello attiguo (Schattenheim), accorpando i due fabbricati e trasformandoli gradualmente in un relais e châteaux hotel a cinque stelle.

Albergo Engel “Unteruhrwirt (attuale Hotel Angelo Engel)

L’attuale Hotel “Angelo Engel”, situato lungo la vecchia strada della Val Gardena, è sempre stato un albergo, e le sue radici risalgono al Cinquecento, quando si chiamava ancora Dëur Dessot (ma anche Beché o Unteruhrwirt), sicché è considerato a buon diritto una delle osterie più antiche del paese. Nel 1896 fu ampiamente ristrutturato, con l’aggiunta di una bella sala da pranzo, una veranda e un giardino.

Ustaria da Dëur (attuale Hotel “Cavallino Bianco”)

L’attuale albergo Cavallino Bianco è uno dei più antichi della Val Gardena. Già nel Cinquecento, infatti, vi trovavano alloggio i forestieri in transito, e il nome tedesco “Weisses Rössl” trova menzione già a metà dell’Ottocento, quando Johann Peter Lardschneider acquistò l’edificio. Nel 1882 fu ampliato diventando un Grand Hotel, e in quell’occasione fu decorato con il suo caratteristico timpano, diventando un punto di ritrovo di amanti dell’alpinismo, dello slittino e dello sci.